E poi dicono che le guide non servono più a niente. Io per esempio questo Champagne l’ho comprato (on line) perché ho visto che ha preso le tre stelle dalla guida Hachette 2016, e le tre stelle sono la valutazione più alta, e in più ho anche visto che ha avuto 90 punti da Parker e 91 da Wine Enthusiast, ed è un palmares mica da poco.
Ordunque, lo Champagne in questione è un Blanc de Blancs Brut Grand Cru della maison Soutiran. Che se non leggi in etichetta che è un Blanc de Blancs te ne accorgi appena lo porti al naso, con quelle note tipiche di miele e di pasticceria e di brioche. Insomma, tipico.
La bocca sfodera una considerevole compatezza, che ne fa una bolla gastronomica. Il dosaggio è di 10,6 grammi per litro, e lo zucchero è bene equilibrato dalla vena citrina (direi in particolare la buccia d’arancia candita).
Ah, magari al colore ci si bada poco, ma questo è d’un piacevole giallo dorato chiaro.
Lo bevo ancora, anche se non sono un fan dello chardonnay, e comunque le stelle della guida mi sembrano meritate.
L’ho pagato intorno ai 34 euro.
Champagne Blanc de Blancs Grand Cru Soutiran
(89/100)
