La sorprendente Spergola, tra freschezza e maturità

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Davvero un vino sorprendente questo Spergola di Venturini Baldini. L’uva è una antica varietà del Reggiano ed è stata rilanciata in questi ultimi anni, principalmente per la produzione di vini spumanti, come ci si aspetta da queste terre. Invece qui siamo di fronte a un bianco fermo, macerato un anno sulle bucce in botti di rovere, dalle quali ricava evidenti accenti balsamici. Per molti anni la varietà fu assimilata al sauvignon, ed è solo dal 2000 che finalmente è stato analizzato il dna per stabilire che si tratta in effetti di un’uva del tutto diversa, tanto da entrare nel Catalogo nazionale delle Varietà della Vite. Ha una buona acidità e per questo lo si può trovare praticamente in tutte le versioni possibili, dal secco al dolce, passando ovviamente per il frizzante.

Il vino non ha l’esuberante struttura tannica dei vini maturati così a lungo sulle bucce. Il tannino è evidente ma rimane piuttosto controllato. Il colore è un bel giallo intenso. La dolcezza del frutto si mescola con le note più speziate di noce moscata, uva matura, frutta esotica, noce fresca, e con la presenza di acidità volatile. Come dicevo sopra c’è un interessante nota balsamica e di unguento che fa da sottofondo. Parimenti il palato si alterna tra maturità del frutto e acidità che spinge. Il risultato è al tempo stesso morbido e godibile, il vino cresce nel finale dove troviamo burro e pepe bianco, menta, rabarbaro, anice. Non manca di complessità insomma, grazie anche ad una certa sapidità. Non teme qualche anno di affinamento in cantina, ma lo si può aprire anche oggi con soddisfazione.

Colli di Scandiano e di Canossa Spergola T.E.R.S. 2019 Venturini Baldini
(90/100)

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