Smettiamola di essere (troppo) seri

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Smettiamola di essere così seri, quando si parla di vino. Lo dice Logan Lee, che è il CEO, ossia l’amministratore delegato, di  Wine Awesomeness, una società (e un wine club) che si occupa di e-commerce e di social marketing del vino. Lo leggo sul sito del magazine Wine Enthusiast, che gli ha chiesto quali siano le tre regole d’oro per attrarre l’attenzione dei cosiddetti Millenials, insomma di chi è nato dagli anni Ottanta fino ai primi anni del nuovo millennio.
Ebbene, la prima regola, secondo Lee, è: “Stop being so serious”, smettere di essere così seri. La spiegazione è di quelle che spiazzano: “Sono assolutamente disponibile – dice Logan Lee – a conoscere cose interessanti. Il vino ha a che fare con la politica, la geografia, la storia, e dunque puoi nel contempo imparare cose che riguardano il vino, ma cercare anche le storie, però nello stesso tempo non si deve essere così seri riguardo tutto questo. Il nostro motto preferito è #WineAllTheTime. Se vuoi bere un rosé a un festival musicale o a un party sulla spiaggia, fallo. Penso semplicemente che dovremmo trattare il vino come la birra o gli alcolici. Tutti possono trarre beneficio da una buona dose di non-prendersi-troppo-sul-serio. Il vino non dovrebbe essere questa cosa così esclusiva e difficile-da-capire. In sostanza, è un succo di frutta delizioso da matti. Non c’è niente di sbagliato o di giusto, e il meglio è imparare di più semplicemente bevendone di più.”
Cavolo, è proprio un punto di vista assolutamente, totalmente diverso da quello dei wine lover tradizionali.
A proposito, dicevo che le indicazioni richieste a Lee da Wine Enthusiast sono tre. La prima l’abbiamo vista. Le altre due regolette sono queste: “mai aver paura di bere vini meno conosciuti” ed “esplorare i vini rossi”.
Sappiatelo.


1 comment

  1. Mario Plazio

    Mario Plazio

    Parole sante. Ho combattuto contro i mulini a vento, ma i produttori preferiscono la seriosità, l’arzigogolo, la complicazione. Si potrebbe dire lo stesso di molti giornalisti. Non è una scusa per cercare di caricare un vino che non ha molto da dire di significati esoterici?

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