Si spende poco. Mah.

cipolla

Mi consigliano una trattoria. Locale tipico, cento anni di storia ma ha da poco cambiato gestione, cucina tradizionale. Esco e l’unica cosa che commento positivamente è la gentilezza del proprietario che si è trattenuto anche al telefono per darmi indicazioni stradali poiché fuori rete non avevo il navigatore del cellulare a disposizione. Mi hanno consigliato questo posto e amici sono stati a loro volta consigliati. Non sono riuscita a entusiasmarmi per nessun piatto e ogni pietanza sarebbe stata più buona se l’avessi cucinata a casa. Carta dei vini, almeno c’è, senza criterio. Mi chiedo cosa siano soliti mangiare quelli che mi hanno consigliato. Mi chiedo cosa siano soliti mangiare quelli che ci tornano. “Si spende poco”, ho sentito. Ah, ecco. Mah. (Sospiro)
P.S. la ripetizione della parola consiglio e declinazioni varie, è voluta.


2 comments

  1. Carlos Mac Adden

    Cara Michela, mi permetto questo incipit perché è quello che avrei usato rivolgendomi ad Angelo,
    sui consigli meglio stendere pietoso velo. Mancano i parametri, manca, lo so dico una parolaccia, cultura eno-gastronomica, manca cultura del cibo, degli ingredienti, delle loro combinazioni. E la rivoluzione digitale – il web, i social – regala a tanti una virtuale lavagna pronta per essere imbrattata come meglio si crede, perché i consigli diventino pubblici, gratifichino l’ego di chi li dispensa. M’immagino il sorriso soddisfatto di Andy Warhol se potesse vedere, in altri termini, l’avverarsi della sua profezia.

  2. Michela Pierallini

    Michela Pierallini

    Grazie per l’incipit, ne sono onorata. È vero, mancano tutte le cose che lei ha scritto. Mancano certamente anche a me – che ne so meno di chi ne sa di più – ma ho la fortuna di percepire armonia ed equilibrio sia nella vita che nei miei pasti. La gratificazione eccessiva dell’ego è un problema che sarei ben contenta fosse limitato al campo eno-gastronomico invece, purtroppo, coinvolge questo ambito come ogni altro. Il ristoratore propone ciò che i clienti chiedono e i clienti non chiedono poiché non soltanto non conoscono ma non hanno curiosità, non hanno stimoli, insomma, vedo gente ingurgitare e mi intristisco. Amen.

Non è possibile commentare