Sconfino.
Come i pastelli che all’asilo colorano quadrati, cerchi e triangolini e poi finiscono per pitturare tutto il foglio.
Sconfino.
E se ti chiamo per un ciao veloce all’ora di merenda, si fa cena.
Sconfino.
Come una piccola piantina che trova uno spiraglio nell’asfalto e fa spuntare un fiore.
Sconfino.
E dormo sopra il tuo cuscino alla ricerca del profumo che hai lasciato e che presto svanirà.
Sconfino.
Perché quando mi hai detto “io ci sono” ti ho creduto.
Sconfino perché dentro i quadretti muoio, sopra le righe svengo, senza confini m’innamoro e vivo.
Morello
Niente male. Bravo. Ti scopro anche poeta, adesso.
Angelo Peretti
Ciao Morello. Il pezzo è di Michela Pierallini. Semmai la poetessa è lei.