I saloni parigini del vino, segnateli in agenda

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Avete voglia di passare un week-end romantico, con l’aggiunta di qualche degustazione enoica? Il mio consiglio è di prenotare subito per Parigi. Novembre e dicembre sono due mesi fitti fitti di saloni, degustazioni e iniziative che ruotano intorno al variegato mondo del vino. Ne voglio citare alcune, solo per farvi venire invidia o magari per spronarvi a cercare qualche volo low cost all’ultimo minuto.

Classico dei classici, il Salon des vins des Vignerons Indépendants si terrà dal 29 novembre al 2 dicembre. Un evento che compie i 40 anni e che fin dal titolo sottolinea che trattasi di un salone dei vini, quindi legato in modo particolare alla vendita di vini e non esclusivamente alla degustazione. Se avete poco tempo e volete riempire la cantina di bottiglie da tutta la Francia, questo è il posto dove esserci. È anche possibile acquistare on-line, ma purtroppo non dall’Italia.

È dal 2004 invece che Charlotte Sénat, produttrice del sud della Francia (cercate i suoi vini) organizza Le Vin de Mes Amis. Qui andiamo decisamente verso i vini naturali, la selezione è magnifica e ci si può veramente divertire. Alcuni nomi: Jacquesson, Jean Foillard, Gauby, Vouette&Sorbet, Thomas Pico, Vacheron, Valette e molti altri. Si tiene il 26 novembre alla Maison de l’Amérique Latine, al 217 di Boulevard Saint Germain. Un bel posto. Ingresso 12 euro.

Altro classico al quale non posso mancare è il Grand Tasting, organizzato dalla guida Bettane&Desseauve nel magnifico Carrousel Du Louvre il 30 novembre e il primo dicembre. La lista dei produttori la trovate sul sito del Grand Tasting, consiglio solo di prenotare i biglietti perché i posti sono limitati. Per me resta la più bella manifestazione sul vino che mi sia dato conoscere.

Novità di quest’anno e di cui vi parlerò una volta che si sarò andato, è Vinapogée. In realtà di tratta della quarta edizione, ma l’ho scoperto solo in questi giorni. Si tiene il 3 dicembre nei pressi del Palais Royal, altro posto bellissimo e prestigioso, da vedere se non l’avete già fatto. L’originalità della manifestazione sta nel fatto che presenta unicamente vini di eccezione da millesimi arrivati al loro apogeo. Traduco dalla presentazione: “Il vino non invecchia, matura pazientemente. Una volta digerita la sua energia iniziale, avviene il miracolo del tempo. Se è stato prodotto secondo le regole dell’arte, si apre e si chiude come le ali di una farfalla che possiamo catturare con il filo del piacere paziente. Il vino è vittima dell’economia e del culto dell’urgenza. Però non deve essere sacrificato sull’altare della non-cultura.”. Mi è piaciuto citare l’idea che sta alla base dell’evento, perché credo che nel suo piccolo anche The Internet Gourmet combatta una battaglia in questa direzione. L’illuminazione è venuta a Hervé Bizeul, vigneron emblematico del Roussillon. Stanco di vedere che nelle fiere tutti i produttori recitano il mantra “vedrete che il vino sarà buono tra 10 o 20 anni, oggi non è al suo meglio”, si è messo in testa di organizzare un salone nel quale si difende un certo gusto e la cultura di provare un vino nel momento in cui rivela i suoi veri aspetti. Perché verificare è meglio che promettere. Ci saranno 25 produttori per circa 100 vini usciti dalle cantine private dei produttori stessi. Il numero è questo e non si vuole aumentarlo per non trasformare la degustazione in una kermesse. Qualche nome: Vieux Télégraphe (Châteauneuf du Pape), Taylor’s (Porto), Rolly Gassmann (Alsace), Pol Roger (Champagne), Jaboulet (Rhône).

Non mi resta che aggiungere che Parigi nel periodo delle feste natalizie è ancora più bella. Ma questo sicuramente lo sapete già.