Rosé, il preconcetto non si abbatte col pregiudizio

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Ho letto di recente un articolo nel quale si parla dei troppi pregiudizi che ancora aleggiano in Italia riguardo al vino rosa. Sono sempre contentissimo quando si pubblicano cose che provano a smontare le troppe fisime che gravano sui vini rosa. Però talora i preconcetti sono talmente ostinati che finiscono per affiorare anche quando si hanno le migliori intenzioni.

Per esempio, in quell’articolo, dopo aver giustamente citato la Provenza come il territorio che ha lanciato il rosé nell’orbita mondiale, si stigmatizza l’uso del ghiaccio nel bicchiere del rosato. Dimenticando che invece quest’abitudine è stata uno degli elementi di successo del rosé provenzale, e che sulle spiagge della Provenza è comune. E anche che è piacevolissimo, quando fa caldo, tanto caldo, mettere un cubetto o due di ghiaccio nel bicchiere di vino rosa.

Ecco, finché in Italia avremo un approccio al vino rosa che non lascia spazio alla leggerezza gioiosa della beva faremo davvero fatica a dargli spazio. Purtroppo.

Beviamo con gioia, e qualche volta dimentichiamoci di quelle astruse regole che insegnano nei corsi di degustazione e nei polverosi testi enoici troppo spesso letti con anacronistico sacrale rispetto. Non mettiamo limiti alla piacevolezza, per favore.