Rosè, più è chiaro di colore e meglio è

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I vini rosati più sono chiari di colore e meglio sono. Si tratta di un’affermazione piuttosto netta. Avrei potuto anche farla io, visto che ci credo realmente a quest’idea di chiarezza del colore d’un rosé. Ma non è invece farina del mio sacco. L’ho letta in un’intervista sul numero di aprile della Revue du Vin de France. Ad essere intervistato è Sacha Lichine, uno che di vino e di rosé se ne intende parecchio. Era il proprietario di château Prieure-Lichine, uno dei più bei nomi di Margaux, e dal 2006 si è trasferito in Provenza, dove ha acquisito château d’Esclans.
La Revue gli ha chiesto quale sia il segreto per produrre un grande rosé provenzale. Questa la sua risposta: “La qualità di un rosé deriva da una serie di dettagli. È indispensabile avere un buon vigneto per ottenere un bel frutto. Ma quel che rimane cruciale è il colore. Il mio consulente enologo Patrick Léon, che è stato direttore di château Mouton-Rothschild, vi dirà: più il rosé è chiaro, meglio è! Infine, non nego che senza le tecnologie attuali e l’enologia moderna, sarebbe inutile voler produrre un grande rosé. I mezzi tecnici di cui disponiamo oggi permettono di proteggere i vini dall’ossidazione, di preservare gli aromi e la freschezza del frutto, grazie al controllo delle temperature di fermentazione”.
Bene, però adesso va anche detto cos’ha realizzato Sacha Lichine in Provenza, giusto per dimostrare che avere le idee chiare (e il vino chiaro anch’esso) paga, e paga assai, quando si parla di rosati. Ebbene, quand’ha cominciato, nel 2006, a château d’Esclans si facevano 140 mila bottiglie che, per carità, erano già un bel numero. Ma nel 2015 Lichine metterà sul mercato qualcosa come due milioni e mezzo di bottiglie di rosé. Dico: due milioni e mezzo di bottiglie! Circa 300 mila bottiglie usciranno come selezioni di château d’Esclans (sono la cuvée Château, Les Clans e il Garrus, fermentato nel legno), mentre il resto, ossia due milioni e passa di bottiglie, saranno sotto il nome di Whispering Angel, il “rosé de négoce” fatto a partire da uve e da mosti acquistati da terzi, e in particolare dalle cantine sociali di La Motte e di Val. Nel 2013 il rosé Whispering Angel di château d’Esclans era uscito in un milione e mezzo di bottiglie, nel 2014 si è avvicinato ai due milioni, nel 2015 si pensa di superare i due milioni, dunque.
I prezzi? Bene, la politica di Sacha Lichine è quella di avere quattro rosé differenti  a quattro prezzi diversi. Ma, attenzione, non sono di certo prezzi popolari: per esempio, su Vinatis, un portale francese di vendite on line che non ha ricarichi impegnativi, il Whispering Angel, il rosé da due milioni e passa di bottiglie, è fuori a 17 euro. Dico: 17 euro per un vino venduto in due milioni e mezzo di pezzi! E la cuvée Château è venduta on line a 22 euro. Fatevi un po’ di conti e…
E insomma: più è chiaro, meglio è.
Congratulazioni, monsieur Lichine.