Davanti alla bambina, opera in bronzo di Valerio De Marchi, in arte Valerius, molte persone si sono fermate catturate dalla perfezione e dalla bellezza. Franco si è commosso ed io ho beneficiato di una bellezza doppiamente espressa, quella di un’opera d’arte, creazione guidata dal talento innato di Valerio e quella del sentimento umano che raramente, ma oggi per fortuna sempre più di frequente, è manifestato da un uomo. Franco Corrocher è un artista – pittore, scultore, incisore – e questo, forse, spiega anche la sua capacità di accogliere ed esprimere la commozione, la ricettività alle vibrazioni che un talento fa risuonare sotto pelle. Siamo energia infinita racchiusa dentro piccoli contenitori, corpi che su questa terra sono nient’altro che veicoli. Abbiamo bisogno di bellezza perché è nutrimento per la nostra anima. Bellezza chiama bellezza e dalla mostra di Valerius a Villa Brandolini, il passo alle mie lacrime di gioia davanti alle creazioni di Franco, nel suo Atelier “Casa Sbarra” a Conegliano, è stato breve. Piango perché sono sfacciatamente ricca. Lo siamo tutti, se guardiamo alla bellezza.
P.S. la foto allegata non ritrae la stessa bambina citata nell’articolo.
