Querelle Amarone, ecco gli sviluppi extraterritoriali

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Avrei voluto dirlo con parole mie, ma la definizione che ha dato WineNews è così azzeccata che mi permetto di farla mia: ci sono “sviluppi extraterritoriali” nella vicenda che ha visto e vede contrapposti Consorzio della Valpolicella e Famiglie sull’utilizzo del termine Amarone.

Se infatti il Tribunale di Venezia ha dato ragione al Consorzio, sancendo che “una denominazione del vino e il suo territorio, compreso il suo nome, sono patrimonio comune di tutti i produttori, aderenti o meno al consorzio che tutela quella denominazione. Nessun produttore, o nessuna associazione di produttore, dunque, anche in buona fede, può utilizzare quei valori condivisi in maniera diversa”, le Famiglie ora rendono noto che “l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) ha respinto la richiesta di annullamento del marchio europeo ‘Amarone Families – Famiglie dell’Amarone d’Arte’ che il Consorzio aveva proposto”.

“Il marchio europeo e il bollino dell’Associazione Le Famiglie dell’Amarone d’Arte sono quindi perfettamente validi e la decisione europea fa cambiare lo scenario”, afferma in una nota la presidente delle Famiglie, Maria Sabrina Tedeschi.

“In merito al contenuto delle decisioni sopra ricordate (e fatta salva l’impugnazione della sentenza veneziana per ottenere il coordinamento alla pronuncia europea) – aggiunge la presidente – stiamo tentando di percorrere con il Consorzio una strada verso il dialogo e la mediazione”.

Vediamo come va.


1 comment

  1. Celestino

    Sarà!!!! Purtroppo solo le disgrazie e le miserie uniscono…. Verrà il momento che come per il marmo della Valpolicella così il vino “d’Arte” farà la stessa fine .
    La cecità è la grande malattia dell’uomo che mai contento trasforma la miseria in ricchezza e ricchezza in miseria … È giunto il momento che la ricchezza in Valpolicella ci sta rendendo cechi dalla fortuna che ormai più di vent’anni ci addorna … e il declino non tarderà ad arrivare e allora “ l’arte” sarà solo un bel ricordo .
    Meditiamo finché siamo in tempo …

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