Quand’è che si comincia a denigrare Vinitaly?

Dunque, ora che non ci sono più da denigrare i soliti noti, come i presunti mille e mille parenti di Laura Boldrini a carico del contribuente, la Ferragni e Fedez neo genitori troppo social e Cracco che fa anche la pizza cara e infedele, qualcosa di nuovo su cui scatenare frustrazioni e ire represse bisognerà ben trovarlo. Ma tranquilli, il mondo del vino è qui per questo, e a breve comincerà la campagna di denigrazione del Vinitaly. Immancabile come i tormentoni della temperatura percepita in piena estate. Con le consuete, trite e ritrite argomentazioni che Milano è meglio di Verona e vuoi mettere il ProWein?

A dire il vero, le prime avvisaglie già ci sono state.

Ho visto  su Facebook qualche post che stigmatizza i prezzi altissimi delle ultime stanze disponibili a Verona nei giorni del prossimo Vinitaly. Cari miei, è la legge della domanda e dell’offerta. Poche stanze residue, tante richieste, i prezzi salgono. Mai provato a cercare una camera a Milano – quella Milano che dovrebbe sostituire Verona – quando ci sono il salone del mobile o la settimana della moda? Io purtroppo, per motivi di lavoro, ho dovuto provarci più volte e quasi sempre ho rinunciato a prendere la stanza a causa dei prezzi insostenibilmente alti.

Poi, sono certo che si lanceranno strali contro le (presunte) carenze di linea e di connessione del Vinitaly. Allora vi racconto quel che mi è successo il primo giorno del ProWein, quest’anno. Dovevo mandare dei (leggeri) file Pdf a degli espositori presenti in fiera a Düsseldorf e ricevere da questi delle foto via WhatsApp. Ordinaria amministrazione. Ebbene, niente da fare. I pdf non sono riusciti a scaricarli e le foto non sono riusciti a mandarmele prima di sera. C’era poca linea, il wifi non funzionava bene. Però del ProWein ho letto solo meraviglie. Fosse accaduto al Vinitaly sarebbero piovute palate di sapete cosa.

Ma tranquilli, mancano pochi giorni, i denigratori del Vinitaly stanno per mettersi al lavoro. In fondo, il mondo del vino è qui per questo.