Un pensiero nutrito e poi germogliato, sbocciato e infine appoggiato sul comodino, perché la notte è un terreno fertile sul quale far crescere non solo i sogni, ma anche idee, progetti, soluzioni.
Meno male che c’è la notte, mi dico.
Chiudo l’ultimo scuro e salgo in camera pregustando il tempo stellato che mi aspetta. Un grande blu con al centro un cuore giallo è il sipario che chiude il mio giorno e che immagino di vedere quando spengo la luce e chiudo gli occhi.
È Steiner che l’ha suggerito, io l’ho fatto mio e l’auspicio è in una notte ispirata. Se così sarà, chissà quale splendido fiore troverò accanto a me domattina…