Il Prosecco là in America è una potenza

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Certo che fa impressione. Intendo, aprire Wine Spectator, dare un’occhiata al servizio di Emma Balter sugli “Sparkling Horizons”, gli orizzonti dello spumante, e notare che, Champagne a parte (quello ha un suo amplissimo approfondimento), si tratteggiano poche categorie per le bolle “domestic”, ossia americane, e “international”, ossia il resto del mondo.
Che cos’è che mi ha impressionato? Che nell’ambito delle bollicine “international” si citano quattro sottocategorie: Cava, Prosecco, Other Europe, Southern Emisphere.
Capito? Cava e Prosecco fanno storia a sé, il resto è genericamente “altro”.
“Prosecco is now a powerhouse among sparkling wines”, scrive Wine Spectator. Ossia, il Prosecco adesso, là in America, è una potenza tra le bollicine. Alla faccia di chi pensa ancora al prosecchino.