Podere Selva Capuzza

selva capuzza

Luca Formentini è produttore di vino e musicista, non necessariamente in quest’ordine. È un uomo che va guardato negli occhi. I suoi vini suonano note di libertà. Spogliati dagli eccessi, esprimono semplicemente la loro personalità. Essenza è una parola che reputo appropriata, in questo caso. Rispetto; eccone un’altra. Poiché il vino è parte integrante dei miei pasti, non vado cercando nulla più che una piacevole bevibilità e qui c’è, insieme a eleganza e discrezione. E c’è anche di più. Vini che vibrano, oso dire a modo mio. Se non riuscite a visitare di persona il Podere Selva Capuzza, approfittate di Vinitaly ormai alle porte.


3 comments

  1. Luca Formentini

    caro Angelo,

    il fatto che io trovi questo tuo scritto solo ora mi dimostra di quanto il rapido ed intenso fluire degli eventi mi abbia rapito durante questi ultimi giorni.
    Mi viene da dire meglio così…
    Infatti non ci sarebbe potuto essere momento migliore di questo per scoprire queste tue bellissime parole: due giorni dopo il mio compleanno e due giorni prima dell’inizio del Vinitaly.
    Quest’ultimo è un momento che affronto sempre con un profondo senso di riflessione nei confronti di quello che sto facendo e del come lo sto facendo, preparandomi mentalmente a verificarmi in campo aperto ed a metterne in discussione il risultato tradotto in vino.

    Bene, che prima di questi quattro giorni così impegnativi io possa leggere delle parole così importanti, scritte da una delle persone che credo posseggano il più profondo ed ampio livello di competenza nel mondo del vino mi infonde una serenità preziosa ed un incoraggiamento impagabile.
    Grazie Angelo, se mai fosse stata tua intenzione arrivare così profondamente, sappi che ci sei riuscito.
    Ne sono onorato.
    Un caro saluto,
    Luca

  2. Luca Formentini

    L’impazienza a reagire a questi bellissimi pensieri mi ha portato a commettere una grave gaffe: il non rendermi conto che l’articolo fosse scritto da Michela Pierallini e non da Angelo…
    Mi scuso con tutti e due.
    In particolar modo con Michela, che nelle parole ha rivelato così chiaramente la sua inclinazione a vivere i vini dal punto di vista emotivo, argomento sul quale ci eravamo subito trovati in sintonia in un breve scambio di parole l’anno scorso a Lazise, durante l’Anteprima.
    Mi viene da aggiungere che sempre più spesso lungo il mio percorso, sia esso vinicolo o musicale, mi trovo ad incontrare e condividere quel senso di condivisione di un immaginario emozionale che il caro amico Mario Piavoli ha definito “realismo magico”.
    L’unione di queste due parole, che sembrano appartenere a due mondi differenti, è capace di esprimere l’esistenza di un terzo, all’interno del quale convivono queste due presenze, con la loro rispettiva forza serena.
    Per questo ringrazio Michela per avermi ancora più sorpreso attraverso il suo regalo, che ha sicuramente valore diverso perchè nel mondo di cui sopra, in cui con coraggio si rivela la propria disponibilità a lasciare che le cose emozionino, le stesse parole cambiano significato quando espresse da una voce diversa, perchè la voce non è fatto solo di timbro, ritmo e tono, così come il vino non è solo profumo, gusto e colore.
    C’è molto di più, dipende solo dalla generosità di chi racconta e dalla disponibilità di chi ascolta.

  3. Angelo Peretti

    Angelo Peretti

    Ciao Luca.
    Grazie delle tue belle parole.
    Il pensiero di Michela è il mio, InternetGourmet è un mondo in cui vivono le idee di persone che, come dice il payoff di questo giornale, si soffermano “sul vino e sugli altri piaceri della vita”.

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