I piccoli non sbrachino sul prezzo del vino

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Se c’è una cosa difficile nel mondo del vino, è convincere i piccoli e piccolissimi produttori che certe volte la causa dei loro problemi non sono i grandi imbottigliatori o le mega cooperative, bensì loro stessi. Già, e so bene che a dire questa cosa rischio di tirarmi addosso strali come piovesse, ma mi tocca dirla lo stesso. Perché lo ha detto anche Angelo Gaja. Parlando al congresso dell’Assoenologi.

“Bisogna soltanto insegnare loro – ha affermato Gaja – che quando vendono direttamente dall’azienda devono proteggere il proprio prezzo”.

Ha ragione. Perché è così che si difende il valore di una denominazione e di un territorio: evitando di sbracare sul prezzo. Per deprimere la percezione della qualità non c’è cosa peggiore di un piccolo produttore che vende a poco prezzo il proprio vino identitario. E pazienza se a noi acquirenti il vino costerà qualcosina in più.

Ed ora, rifletteteci prima di replicare irati.

Articolo originariamente pubblicato il 27 settembre 2013


1 comment

  1. Viviana

    Condivido ma mi rendono conto che non è facile in questo periodo

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