Ops! Il Franciacorta si fa col metodo Champagne

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Oh, my goodness! O mamma mia! In Franciacorta si fa il vino col metodo Champagne. Roba che se lo sanno i francesi se la prendono a morte. Se la devono prendere con Decanter, la rivista britannica. La “colpa” è sua.

Spiego.

Di tanto in tanto sul suo sito internet Decanter propone degli interessanti e spesso sfidanti quiz. “Test your knowledge”, testa la tua conoscenza: è questa la sfida. Ogni domanda ha alcune risposte tra le quali scegliere quella giusta. Mica è sempre facilissimo rispondere.

Di recente Decanter ha messo on line un quiz dedicato ai vini dell’Italia settentrionale. Una delle domande è questa qui: “Lombardy makes the high quality sparkling wine Franciacorta; what production method does it use?” Insomma, “la Lombardia fa lo spumante di alta qualità Franciacorta; che metodo di produzione usa?” E bisogna scegliere fra queste quattro possibili risposte: Prosecco, Lambrusco, d’Asti, Champagne.

Ora, nessuna delle quattro è un “metodo”, bensì più o meno una denominazione. Chiaro che il metodo è quello che si usa anche nello Champagne. Ma affermare che il Franciacorta si fa col “metodo Champagne” è da citazione in stile “Bartali” di Paolo Conte: “Tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano…”

Che poi questo dimostra quanto potrebbe essere efficace quel che dicevo qualche tempo fa a proposito del fatto che il “metodo Franciacorta”, volendo, ci sarebbe, ed è quel metodo che oggi si usa definire “solouva” da parte dei pochi che lo usano. Perché non farlo diventare, appunto, il metodo franciacortino? Domande come quella di Decanter non si farebbero probabilmente più.