Me li ricordo i suoi abbracci morbidi. I suoi occhi pieni di dolcezza, il profumo della sua marmellata di more. Non era così ogni giorno, dolce e morbida, ma con me sì.
Chissà quale fragilità sapeva cogliere nei miei sguardi. Riempiva uno spazio vuoto con una porzione di lasagne, un dispiacere a scuola con due etti di gorgonzola solo per me! Ha saputo nutrirmi.
Facebook mi ricorda l’anniversario della sua morte e io sono felice. Ha aspettato che andassi a salutarla, prima di cambiare forma. E poi ha continuato a vivere con me, un pochino, ogni giorno. Non si muore mai. Si rottama il veicolo ma l’anima resta.