Non solo pianura padana, il Lambrusco domina al Sud

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“Sul podio dei vini più venduti d’Italia si piazzano i tre inattaccabili campioni, nell’ordine: Lambrusco, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo”. Dice così il comunicato stampa del Vinitaly che anticipa i risultati dell’analisi dell’Iri sulle vendite di vino nella grande distribuzione italiana. In realtà, tuttavia, non di Lambrusco si dovrebbe parlare, ma di Lambruschi, perché nella stessa categoria sono classificate le varie menzioni emiliano-romagnole. Ma tant’è, c’è comunque predominio lambruschista alle casse dei supermercati italiani. Poi però se si va a vedere la distribuzione territoriale delle vendite di Lambrusco, be’, saltano fuori delle curiose sorprese. Perché c’è una doppia polarizzazione tra pianura padana e Meridione. Se nel primo caso può sembrare poco sorprendente, nel secondo magari si balza un po’ sulla sedia.

Partiamo dal nord. Il Lambrusco risultato il vino più venduto nella gdo in Emilia Romagna (il che è quasi ovvio), ma anche nel Veneto e in Lombardia. Insomma, esiste un triangolo del Lambrusco, che domina anche in una regione produttrice di valanghe di vino come il Veneto. Comunque, il Lambrusco si vende bene anche in Liguria (è al secondo posto), nel Friuli Venezia Giulia (è terzo) e addirittura in Piemonte (quarto), e insomma, anche la terra del nebbiolo, della barbera e del dolcetto si fa ampiamente sedurre dalla tentazione frizzante padana.

Ora, il sud, e qui c’è da restare a bocc’aperta. Perché Lambrusco, signori miei, vende molto bene – e per me è un’evidenza del tutto inaspettata – anche nei supermercati meridionali. È terzo in Campania, quarto in Puglia e quinto in Calabria e Basilicata. E qui ti domandi come sia possibile quest’ondata di vendite lambruschiste lontano dalle brume padane. Mah, mistero.

E il centr’Italia? Immune. Niente traccia di Lambrusco nelle prime cinque posizioni delle vendite di vino sugli scaffali delle regioni centrali.

Ecco, il mondo del vino è strano. Per la miseria, se è strano.