Moscioli, cucina di mare e Rosso Conero

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“Non chiamateli mitili o cozze, sono i moscioli selvatici, mica roba d’allevamento!” esclama Marcello mentre li serve, preparati in ben tre maniere, nel suo ristorante “Il Laghetto” di Portonovo: ottimi quelli in guazzetto con prezzemolo e aglio, ma non sono da meno quelli gratinati o ripieni con carne. I moscioli sono un Presidio Slow Food, si raccolgono dagli scogli sommersi del Conero solamente da aprile a ottobre e i pescatori e i ristoratori della baia di Portonovo ne vanno giustamente orgogliosi.
Seguendo il suggerimento della campagna “Red Marine Wine ho abbinato il Rosso Conero” ai moscioli e ad altri piatti di pesce.
Il Rosso Conero si produce su 350 ettari che partendo dalla costa, seguono i dolci rilevi collinari alle spalle del Monte Conero. I terreni sono calcarei – cretacei e hanno una particolare esposizione alla luce e alle brezze marine. Il disciplinare prevede un 85% di montepulciano e un 15% di sangiovese e/o altre varietà rosse autorizzate.
Pur nei vari stili di vinificazione e affinamento, le caratteristiche principali sono il colore rubino brillante e mai troppo carico, una trama gustativa fruttata e succosa, con tannini in rilievo. Servito fresco (15 – 16°) con la cucina di mare è stato una gradevole sorpresa.

Angeli di Varano Rosso Conero Primo di Tre 2014
Affinato in botti di cemento è scorrevole e croccante al gusto, con uno spessore fruttato di mora, ribes, prugna e un finale saporito e complesso su note scure di grafite e un buon allungo. Ha una personalità decisa ed è prodotto con solo montepulciano dai fratelli Matteo e Lorenzo Cucchioni che conducono circa 5 ha di vigne (25.000 bottiglie in tutto). Con moscioli gratinati, scampi e mazzancolle.

Cantina Polenta Rosso Conero Vespuccio 2014
Dai tre ettari di una vigna che guarda il mare, Giancarlo ed Elio Polenta – che gestiscono anche un agriturismo – ricavano con il montepulciano in purezza un vino rubino trasparente che si apre su ricordi di viola, lampone e marasca. Affinato in acciaio, è un vino fresco e vivace nei tannini, di ottima bevibilità. Con frittura di paranza.
Fattoria Lucesole Rosso Conero Campofiorito 2013
Massimo Mannini si occupa dell’agriturismo di famiglia circondato da 20 ha di vigneti e oliveti e piante di prunus cerasus (le ciliegie selvatiche per il vino di visciole). Il montepulciano occupa 6 ha e questo Rosso Conero affinato in acciaio ne è una nitida espressione: note floreali e balsamiche accompagnano un sorso di ciliegia matura, pieno e gradevolmente rustico. Con spaghetti ai moscioli e finocchietto selvatico.

La Calcinara Rosso Conero Il Cacciatore dei Sogni 2014
È un’azienda giovane quella di Eleonora e Paolo Berluti, che puntano a vini di struttura e personalità. Qui un  po’ di sangiovese si unisce al montepulciano e l’affnamento avviene in acciaio e in botti grandi di rovere. Profumi intensi ed eleganti e il tannino è già vellutato e avvolge la polpa fruttata del sorso che termina asciutto e lungo. Con brodetto alla portonovese.

Pesaresi Casa Vinicola Rosso Conero Nerto 2013
Federico Pesaresi produce in tutto 10.000 bottiglie da 4 ha di vigne. Dice che al vitigno montepulciano va dato tempo, così anche questo vino di entrata di gamma esce a quasi tre anni dalla vendemmia.  È un vino agile e croccante nella beva, pur avendo uno spessore deciso. Affinamento in solo acciaio. Con baccalà all’anconetana.

Piantate Lunghe Rosso Conero 2014
Da 8 ha di vigne su suoli calcarei ed assolati Roberto Mazzoni produce circa 25.000 bottiglie. Qui il montepulciano affinato in cemento rivela un’anima profondamente mediterranea, con note balsamiche e una sapidità decisa che allunga un sorso sottile e fresco giocato sulla ciliegia matura. Con moscioli ripieni.

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