Il misterioso Cornas del misterioso Noel Verset

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Vi parlo qui di uno dei produttori più misteriosi di Francia, Noel Verset. È soprattutto grazie a lui che il terroir di Cornas è rinato dopo il tracollo che si era verificato prima con la fillossera e poi con le crisi economiche. Verset ha difeso la viticoltura di qualità sulle colline ripidissime di Cornas, e ha diffuso un senso della tradizione e del rigore che stanno facendo la fortuna, solo per dirne alcuni, di Thierry Allemand e di Auguste Clape. Non è mai stato esaltato dai vari Parker & Co. e nemmeno dai critici francesi, ma ha sempre proseguito con coerenza e modestia. Prima di ritirarsi ha ceduto le migliori vigne a Clape, Allemand e Courbis, che qui producono dei vini di straordinaria intensità. Il suo ultimo millesimo è il 2000. È mancato il 14 settembre del 2005, all’età di 95 anni.

Grazie alla generosità di Eric Texier ho potuto finalmente bere un Cornas di Verset. Forse il millesimo non è il migliore, ma il vino ha conservato una grande dignità, senza però rivelarsi eccezionale. Tipico nei sentori di pepe affumicato, incenso, carne e lamponi, su tutto domina un odore di affumicato fin troppo insistente, che a mio giudizio lo penalizza un pochino. Tannino robusto e deciso, al palato propone fiori appassiti e uno strano accenno di erba sfalciata. Molto buono, ma non grandissimo. Spero di trovare qualcuno che mi faccia assaggiare una grande annata.

Cornas 1992 Noel Verset
(89/100)

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