Mangiare a Verona secondo Osterie d’Italia

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Ho collaborato per anni con Osterie d’Italia, la guida di Slow Food. Poi ho abbandonato perché preso da altri impegni che ritenevo incompatibili. Ma ho voluto dare un’occhiata a quale sia il ritratto della ristorazione veronese offerto dall’edizione 2015 del “sussidiario del mangiarbere all’itaiana”. E non l’ho trovata molto diversa da come l’avevo lasciato una manciata di anni fa. Quattro le new entry in otto anni.
Vediamo dunque di seguito quali sono le soste gastronomiche consigliate da Osterie d’Italia a Verona a provincia.
Brentino Belluno, Al Ponte. Trattoria famigliare in una località “sperduta” della Valdadige veronese, Belluno Veronese, quasi al confine col Trentino. Piatti segnalati da Osterie d’Italia: salame nostrano con polenta brustolà, carne salà alla trentina, gnocchi di patate con la zucca, carne salà scottata, stracotto d’asino, baccalà alla vicentina, sbrisolona.
Brentino Belluno, Roeno. Si tratta della locanda dell’azienda agricola Roeno, produttrice di vini. In Valdadige, al confine con il Trentino, a Belluno Veronese. Segnalati lo speck, la carne affumicata, i canederli alla trentina, la carne salà cotta o cruda, il coniglio e capriolo con polenta, la polenta con i funghi.
Brenzone, Alla Fassa. Il ristorante Alla Fassa è a Castelletto di Brenzone, Garda settentrionale. Tonino Veronesi è un dio del pesce di lago. Segnalati da Osterie d’Italia: luccio in salsa con polenta, sarde in saor, tortino di lavarello, gnocchetti di patate con ragù di tinca, tagliolini al tartufo, lavarello croccante.
Brenzone, Taverna del Capitano. Sul porticciolo della frazione di Porto di Brenzone, Alto Garda veneto. Cucina rusticamente popolare. Slow Food consiglia filetti di luccio e di coregone, bigoli al torchio, polpettine di cavedano, lavarello con il sisàm, zuppa di pesce, fritto misto.
Cavaion Veronese, Villa. La trattoria Villa è nell’omonima località, nella campagna di Cavaion Veronese, entroterra del Garda, sulla strada che porta a Bardolino. Consigliati dalla guida: luccio in salsa con la polenta, pasta fatta in casa con le sarde del lago, agnello al forno.
Fumane, Enoteca dell Valpolicella. Bel locale nel cuore della Valpolicella Classica. Splendida ed ampia lista dei vini, con il meglio della produzione valpolicellese. Consigliati da Osterie d’Italia: tarassaco con monte veronese, tagliatelle fatte in casa con ragù di cortile, risotto con erba silena, stracotto di manzo all’Amarone, petto d’anatra con miele e Recioto, formaggi.
Lavagno, Il Busolo. Novità rispetto alla “mia” gestione delle segnalazioni di Osterie. È a Vago di Lavagno, a est di Verona. La guida propone i bogoni croccanti e tartufo, il luccio un saor, la frittura d’acqua dolce, il risotto coi saltarei fritti, le pappardelle di Amarone e tastasal.
Lazise, Il Porticciolo. Sul lungolago nord di Lazise, sponda veneta del lago di Garda. Renato Azzi cucina in prevalenza pesce di lago. Osterie segnala: antipasto di pesce d’acqua dolce, luccio alla gardesana, risotto con la tinca o col cavedano, lavarello, sarde, salmerino, baccalà con polenta.
Marano di Valpolicella, Antica Osteria Paverno. Altra novità rispetto ai “miei” tempi. A Valgatara, in Valpolicella Classica. La guida mette in rilievo la polenta brustolà con salumi nostrani e giardiniera, la polenta dorata con bogoni in umido, la pasta e fasoi con le codeghe, le trippe alla parmigiana, lo stracotto di musso all’Amarone della Valpolicella con polenta morbida.
Negrar, Alla Ruota. Il ristorante è in alta Valpolicella Classica, a Mazzano. Molti coperti, ma il servizio è famigliare. Osterie propone: tortelli di carne all’Amarone, carni all’Amarone, prosciutto crudo di Montagnana, baccalà mantecato, insalata di gallina grisa della Lessinia, ravioli di lumache.
Negrar, Caprini. Nella frazione di Torbe, sopra Negrar, Valpolicella Classica. Un luogo del cuore per chi ama la pasta fatta in casa. In guida sono evidenziati le trippe in brodo, le tagliatelle con ragù, il baccalà alla vicentina, il guanciale di manzo brasato al Valpolicella, il bollito con la pearà.
Peschiera del Garda, Luisa. Terza novità rispetto a Osterie dei “miei” tempi. Si segnalano in guida: pasta e fagioli, tortelli di zucca, tortellini di Valeggio, lavrello del Garda ai ferri, fegato alla veneziana.
Ronco all’Adige, Sofia. Est Veronese. Asparagi con le uova, rane, risotto di zucca gialla, tortelli di zucca con amaretti, carne salà. Un posto legato alle più schiette tradizioni di territorio. Fuori non c’è neppure l’insegna.
Sant’Ambrogio di Valpolicella, Dalla Rosa Alda. Valpolicella Classica, frazione (bellissima) di San Giorgio di Valpolicella. Indicati dalla guida: tagliatelle embogonè, bigoli con la sardèle, pappardelle in brodo con fegatini di pollo, brasato all’Amarone con polenta di mais marano, pissotta.
Selva di Progno, Ljetzan. Quarta segnalazione nuova rispetto alla “mia” gestione di qualche anno fa. Siamo a Giazza, in Alta Lessinia. Consigliati: trota salmonata affumicata, pasta e fagioli, gnocchi sbatui, braciola di cervo, polenta e baccalà, torta cimbra, sabbiosa.
Sommacamagna, Al Ponte. Inossidabile presenza su Osterie. Posto popolarissimo a poca distanza dal casello autostradale. Consigliati dalla guida: luccio in salsa con polenta e tortelli di zucca.
Trevenzuolo, Alla Pergola. Bassa Veronese, frazione Fagnano. Ci si va per il bollito, soprattutto. Suggeriti da Osterie: risotto all’isolana, tagliatelle in brodo con i fegatini, tagliatelle al ragù d’asino, carrello di bolliti e arrosti, cotechino, testina, pearà veronese.
Valeggio sul Mincio, Alla Borsa. Il regno del “nodo d’amore”, come qui chiamano i tortellini. Segnalati da Osterie, infatti, i tortellini di Valeggio nodo d’amore, le tagliatelle con monte veronese e timo, la faraona al cartoccio.
Valeggio sul Mincio, Belvedere. Nella frazione di Santa Lucia ai Monti. Osterie consiglia: luccio in salsa con polentina grigliata, tortellini di Valeggio burro e salvia, bigoli ai sughi di carne, lepre in salmì.
Verona, Al Bersagliere. È Leo Ramponi che accoglie i clienti nel suo ristorante, unico con la chiocciola di Osterie d’Italia nel Veronese. La guida suggerisce: sfilacci di cavallo, stortina veronese, pasta e fagioli alla veneta, tagliolini in brodo con fegatini, bigoli al torchio con anatra, risotto all’Amarone, pastissada con polenta, polenta con il baccalà, trota del lago di Garda, formaggi.
Verona, All’Isolo. Piccola, semplice, rustica trattoria in piazza Isolo. Segnalati: luccio con polenta, pasta e fasoi, bigoli con le sarde, pastissada di cavallo, lesso con la pearà.
Verona, Al Pompiere. Calda, accogliente trattoria in pieno centro storico (le pareti sono strapiene di ritratti fotografici di veronesi vip). I suggerimenti di Osterie d’Italia prevedono: formaggi, spaghetti alle acciughe salate, risotto al tastasal, pasta e fagioli, gallina grisa della Lessinia, baccalà co polenta.
Verona, Pane e Vino. In via Garibaldi, verso l’omonimo ponte. Osterie segnala: petto di faraona all’Amarone e monte veronese, baccalà mantecato, pasta e fagioli con i bigoli, risotto all’Amarone, tagliata di filetto di cavallo, baccalà alla vicentina con polenta, carrello dei bolliti, formaggi.
Villa Bartolomea, Antica Trattoria Bellinazzo. Un po’ defilata, nella frazione Carpi, ha una bella, solida cucina di territorio. Osterie propone: prosciutto crudo di Montagnana 24 mesi, monte veronese a latte crudo, pasta e fasoi, polentina e pastizzà di musso, polenta e baccalà, tagliata di puledro, formaggi.

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1 comment

  1. Paride

    Ho cenato da Pane e Vino,nulla a che vedere con il concetto di Osteria.
    Prezzi altissimi,ambiente poco familiare.
    Piatti senza infamia e senza lodi.
    Non ci ritornerei.
    Paride

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