Non lo sapevo mica, quando ci sono entrato, che quest’osteria fosse erede ideale di una così antica tradizione. Bologna, via de’ Fusari, un vicolo del centro. L’insegna, con un cappello cardinalizio o una cosa del genere, dice Osteria del Cappello, e sotto “a Bologna dal 1375”, ma non ci avevo badato subito. Poi ho letto che “un’osteria chiamata Hosteria del Cappello è riportata negli Archivi storici bolognesi fin dal 1375”. E all’inizio del Settecento l’incisore Giuseppe Maria Mitelli, nel suo famoso “Giuoco novo di tutte le osterie che sono in Bologna”, una sorta di gioco dell’oca, citava quest’Osteria del Cappello, alla casella 41, per mangiarci “buone pernici ben lardellate e accompagnate da crostini”.
Ora il locale è un’accogliente osteria dallo staff giovanile e dall’arredo informale. Ha una sala al pian terreno e una all’interrato, una lista di piatti che hanno molto a che vedere con la tradizione emiliana e una bella offerta di vini di territorio, anche al bicchiere.
Dunque, si può cominciare con tigelle e crescentine accompagnate da salumi o prosciutti di Parma o anche formaggi e fichi caramellati, e poi farsi un bel piatto di tagliatelle al ragù o di tortellini in brodo o di gramigna alla salsiccia, cose del genere.
Ci sono stato bene, se torno a Bologna ci passo di nuovo.
Osteria del Cappello – via de’ Fusari, 9 – Bologna – tel. 051 19986887
