Lo storytelling e il brodo lungo

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Lo chiamano storytelling e ci hanno fatto una testa così con questo storytelling – in convegni, seminari, master, relazioni, manuali -, come se fosse l’unica maniera possibile per raccontare il vino. Il fatto è che spesso queste narrazioni delle storie di vigne e vignaioli diventano dei brodi lunghi solo perché devi dare l’idea dello storytelling e non la dai se non scrivi un sacco di parole, addentrandoti in dettagli che magari poco hanno a che vedere con la sostanza del racconto.

Da parte mia, preferisco una moderata brevità. “Nihil est enim in historia pura et inlustri brevitate dulcius” scriveva Cicerone. Infatti, nella storia non c’è niente di più gradevole di una pura e luminosa brevità.