L’enigma di Fallet-Prévostat

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Non ci sono insegne, non ci sono campanelli, nessuna traccia della cantina. Decisamente un enigma. Che vale la pena dipanare, perché questa piccola maison di Avize, Fallet-Prévostat, è uno degli indirizzi più interessanti della Côte des Blancs, dove si trovano gli Champagne a base di chardonnay che più trasudano di terroir. A complicare un quadro già di per sé intricato, la cantina vende sotto varie etichette. Una rassicurazione: il vino è lo stesso, cambia solo l’etichetta.

Lo stile della maison è sempre lo stesso e si basa su alcune certezze immutabili: 100% di chardonnay, coltivato su quattro ettari e mezzo (una quisquiglia nello Champagne), solo assemblaggi di due annate consecutive con una piccola aggiunta di vini di riserva, 1 anno di sosta in fusti di rovere usati da 10 a 40 ettolitri di capacità, 60 mesi totali sui lieviti. Uno sguardo ai vini prodotti.

Champagne Blanc de Blancs Non dosé. Bel vino maturo, rappresenta al meglio lo stile della casa. Questa maturità ben si fonde con la proverbiale acidità dei vini di questa zona, creando un insieme di grande fascino. Finale molto lungo e senza concessioni, uno champagne affilato ma godibile. (92/100)

Champagne Blanc de Blancs Extra-Brut. Dosato a 4 grammi. Si accentuano le sensazioni di morbidezza, la base è la stessa, cambia solo lo zucchero residuo. Prevale un sentore floreale molto netto, mentre il finale sembra non avere lo stesso sviluppo del precedente, fermandosi prima. (90/100)

Champagne Blanc de Blancs Brut. Dosato a 6 grammi. Immediatamente sembra di passare in Borgogna. Cera, miele, spezie, si accentua la parte speziata ed empireumatica. Forse è la versione più adatta ai palati meno esigenti, ma non è per nulla un vino banale. Si apprezza la larghezza del liquido. (90/100)

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