Ammiro chi ha conoscenze profonde di enologia e di agronomia e di chimica e di fisica e insomma delle varie materie che riescono a spiegare dal lato razionale le mille sfaccettature della vigna e della cantina e del vino. Tuttavia, ogni volta m’interrogo sul fatto che tutto questo sapere non riesce comunque a definire quel qualchecosa in più che hanno certi vini, che se davvero si potessero replicare in laboratorio il medesimo suolo e il medesimo clima e il medesimo vitigno e il medesimo modo di vinificare, e insomma tutto perfettamente uguale, ebbene non nascerebbero uguali.
C’è insomma un mistero nel vino. O un segreto, un enigma.
Mi viene alla mente quel che scrisse un antico poeta persiano, Hafez. “Il segreto di questo mondo è un enigma che la sapienza umana non saprà mai sciogliere”, così scrisse.
Di certe bottiglie vorrei dire: “Il segreto di questo vino è un enigma che la sapienza umana non saprà mai sciogliere”.
ruggero
bello !