L’eccellenza è un valore relativo

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Quando scorro i risultati delle varie guide italiane del settore del vino mi capita sempre di pormi l’interrogativo sul valore delle eccellenze. Intendo che mi domando se l’eccellenza vinicola sia un valore assoluto o relativo.
Di norma, le guide italiane tendono a farne un valore assoluto: quelli premiati sono (dovrebbero essere) i vini migliori che, in assoluto, si trovano in Italia. Ma a me bevitore e compratore di vini l’indicazione di queste assolute eccellenze serve ormai poco o nulla. Vorrei mi si indicassero le eccellenze relative. Vorrei insomma che mi si dicesse denominazione per denominazione quali sono i vini migliori dell’annata, a prescindere che abbiano ottenuto 90 punti, oppure 80 o anche solo 75.
Insomma, se oggi volessi bere il miglior Asprinio di Aversa o il meglio riuscito Bianchello del Metauro in circolazione, qual è la guida che me li indica? Nessuna.
O meglio, posso trovare qualche Asprinio o qualche Bianchello citati nelle varie guide, ma solo perché fatti da un’azienda che si è conquistata una scheda per la sua produzione complessiva. Non è affatto detto che quello sia il miglior Asprinio o il miglior Bianchello, perché magari a farli è invece un’aziendina che non ha trovato spazio in guida, forse perché non fa altro vino che quello.
Ecco, questo non accade in Francia con la guida Hachette, sulla quale le eccellenze sono, appunto, relative. Se prendo la Hachette e sono interessato, che so, al miglior Buzet o al miglior Coteaux-du-Tricastin in commercio, l’indicazione che cerco la trovo. Perché la guida è organizzata per denominazione di origine, e all’interno di ciascuna denominazione vengono fornite le schede dei vini migliori.
In Italia a fare delle graduatorie per denominazione ci ha provato L’Espresso. Ma il risultato è, purtroppo, lontanissimo dalla completezza informativa della Hachette francese. Perché, sì, l’eccellenza è un valore relativo, perbacco, e la relatività è legata ai singoli territori. Finché non capiremo questo saremo sempre lontani anni luce dai vigneron francesi.