Il problema capita a tutti: abbiamo aperto una buona bottiglia e non l’abbiamo finita e il giorno dopo siamo via di casa e dunque il vino che resta andrà a farsi benedire. Una disdetta, soprattutto se è una buona bottiglia.
Vero, esistono certe pompette che tolgono l’ossigeno, ma io non sono molto convinto e non le adopero. Volendo, si poteva usare il Coravin per estrarre il vino a bottiglia chiusa, ma lo trovo un sistema fastidioso (e costoso) se devo tirar fuori appena un bicchiere o due.
E allora, che fare? Rassegnarsi?
Macché. Basta mettere la bottiglia nel congelatore. Sì, proprio nel freezer.
In fondo, congeliamo un po’ di tutto. Il pane, le verdure, la carne, il pesce. Se il vino è davvero una materia “viva” come insistiamo a dire, perché non dovremmo poterlo congelare? Certo, se si mette nel congelatore una bottiglia piena, il liquido, ghiacciandosi, si espande e butta fuori il tappo. Ma se dalle bottiglia manca qualche bicchiere, il problema non c’è più.
Se ho provato? Non ancora. Ma a spiegare che si fa così è uno che di vino se ne intende parecchio. Parlo di James Laube, editorialista di Wine Spectator. Lui dice che fa esattamente così. Proverò. Se qualcuno l’ha già fatto o ci prova prima di me, è pregato di dirmi com’è andata.
AGOSTINO
Altra soluzione, non del tutto inessenziale d’altronde, potrebbe essere quella di finirle.
Angelo Peretti
Vero, Agostino. Ammesso che non si diventi cirrotici: non è raro che capiti di aprire varie bottiglie in un giorno. Berle per intero appare quanto meno rischioso.
maurizio
buongiorno, perché non provare, lo farò di certo.
Angelo Peretti
Attendo di sapere come va, allora. Grazie.
Andrea Tibaldi
Esistono anche spray che iniettano nella bottiglia gas inerte… Li usavano a Bordeaux alla Maison du Vin. Mai usati, né visti in vendita però mi sembrava una soluzione comoda.