L’Amarone e i campi da tennis in terra rossa

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Avete presente i campi da tennis? Quelli in terra rossa, battuta. Soprattutto quando sono bagnati, sul campo si sprigiona un profumo che a me ricorda l’infanzia, perché dove abitavo c’era un campo da tennis in terra rossa e io andavo là a giocarci coi soldatini quando non c’era nessuno e ho ancora in testa quel profumo e ogni volta che lo ritrovo mi tornano in mente quei giorni d’estate quando andavo al campo da tennis.
Mi piace quando dentro a certi vini ci ritrovo l’odore della terra rossa dei campi da tennis. Che si confonde a volte con la ruggine o con certi petali macerati nel pot-pourri o con dei frutti essiccati o cose del genere. Mi piace soprattutto quando poi quel profumo s’associa alla sapidità, al sale, e anche questo lo trovo, felicemente, in certi vini.
Ecco, se vi va di avvicinare dei vini di questo tipo, fate un salto da Marinella Camerani, a Corte Sant’Alda, nell’est veronese, a Mezzane di Sotto, Perché i suoi rossi sono proprio così, e anzi è stato da lei che per la prima volta ho ritrovato quei ricordi, anni fa. I suoi vini sanno di terra rossa, sempre.
Ne ho avuto conferma all’Anteprima Amarone, qualche giorno fa, bevendo un sorso del suo Amarone 2010. Un gran bell’Amarone. Niente opulenza, niente sdolcinature, niente calure alcoliche, niente astringenze tanniche. Vino.
Amarone della Valpolicella 2010 Corte Sant’Alda
(92/100)

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