La Réserve Secrète, sudista fino al midollo

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Alla masterclass Génie du Vin del Grand Tasting di Bettane e Desseauve ho avuto l’occasione di assaggiare un vino iconico del sud della Francia, lo Châteauneuf du Pape Réserve Secrète del Domaine de la Solitude. La famiglia Martin (imparentata con i Barberini di papa Urbano VIII) possiede i terreni fin dal lontano 1682. Sono 12 ettari sul plateau de la Crau, non lontano da Rayas, considerato uno dei più equilibrati e prestigiosi della denominazione. È il classico suolo ricco di sassi appiattiti su fondo sabbioso molto complesso. Da segnalare un importante lavoro su vecchi cloni a partire da selezioni massali. L’affinamento si avvale dell’uso di barriques per un periodo di sedici o diciotto mesi.

La Réserve è nata negli anni 2000 per mettere in rilievo le migliori caratteristiche del terroir. La 2006 ha visto un clima siccitoso ma fresco, con un mese di settembre ottimo. Gli acini erano piccoli ma dotati di notevole aciditià. Fa parte del taglio una parcella con grenache di 130 anni di età. Come da tradizione ci sono anche delle uve a bacca bianca in piccola percentuale e altre varietà antiche.

Un corredo aromatico particolarissimo colpisce fin da subito. Note amare di cioccolato, poi tantissimo mare, seguito da frutta sotto spirito, torba, liquore di mirtilli. Grande concentrazione che richiederà pazienza a chi ha qualche bottiglia in cantina. La speziatura accompagna le classiche note di garrigue. Sudista fino al midollo.

Châteauneuf du Pape Rouge Réserve Secrète 2006 Domaine de la Solitude
(92/100)

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