Quando la modernità è eleganza, Emmanuel Rouget

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È la prima volta che ho la fortuna di bere un vino di Emmanuel Rouget, un produttore decisamente inarrivabile, sia come rarità dei vini che come prezzi. Un pinot noir dal taglio moderno nel senso migliore del termine. Ha un frutto diretto, tanta ciliegia e fiori in primo piano. La sua classe si rivela soprattutto al palato, lungo e gentile, complesso. Un uso del legno accorto, sembra non ci sia nemmeno, cosa rara in Borgogna di questi tempi. Finisce su ricordi di liquirizia, radici, e con una acidità vibrante che prolunga la sapidità terminale. Resta a lungo il suo ricordo e credo non avrà paura di invecchiare, anzi evolvere, per almeno quindici o venti anni.

Savigny-Les-Beaune 2014 Emmanuel Rouget
(93/100)

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