La maledizione della variabilità del vino

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Uno dei motivi di frustrazione di molti bevitori di vino è la variabilità delle bottiglie. Nel senso che ogni bottiglia fa storia a sé. Ti è piaciuto un certo vino e hai voglia di berlo di nuovo? Apri un’altra bottiglia e non è esattamente come quella di prima. C’è qualcosa che non torna, e magari non riesci neanche a capire esattamente cos’è. Lo racconta James Laube nel suo editoriale sul numero di febbraio di Wine Spectator e mi trova assolutamente d’accordo.
“La variabilità delle bottiglie – scrive Laube – è una maledizione degli appassionati di vino da lunghissimo tempo, così lungo che sono state coniate due memorabili frasi al riguardo. Una è quella che dice che il vino è qualcosa di vivo, il che vuol dire che non solo evolve, ma che anche, alla fine, muore. L’altra è che non ci sono grandi vini, ma solo grandi bottiglie, il che costituisce un triste commento sulle differenze che ci sono da una bottiglia all’altra dello stesso vino”.
I motivi della variabilità possono essere molti, e non è detto che vi si possa trovare una soluzione definitiva. Ma le cause maggiori sono due: il tappo e le botte di calore durante la spedizione o la conservazione delle bottiglie.
“Le aziende vinicole – dice Laube – lo sanno già che due dei maggiori nemici del vino sono il tappo e il caldo. Ci sarebbero delle soluzioni su entrambi i fronti se la produzione volesse indirizzarcisi. Anche se, a causa delle problematiche legate alla percezione dell’immagine, molti vignaioli restano esistanti nell’abbandonare le chiusure in sughero, l’appunto ce l’hanno in bella vista sul muro”. Anche per il caldo ci sono degli accorgimenti utili, se solo i produttori volessero. Per esempio, Laube cita delle strisce che cambiano colore una volta che la bottiglia raggiunge una certa temperatura, e il vino di conseguenza rischia di “cuocersi”.
Insomma, i problemi sono noti e le soluzioni ci sarebbero. Occorre che i produttori si sentano pronti ad adottarle. Nel frattempo, “consumers are ready for solutions”, i consumatori sono pronti per le soluzioni.

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