Ma la maggioranza del vino bevuto non è straordinaria

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Siamo proprio sicuri che quando si parla di vino tutti cercano il capolavoro? A leggere i siti specializzati e le pagine Facebook degli addetti ai lavori, compreso il mio sito e i miei social, sembrerebbe di sì. “Eppure la stragrande maggioranza della vita non è straordinaria, ma al contrario assolutamente nella media” osserva Mark Manson, uno che di blog e di social se ne intende. Ed è così anche col vino. La stragrande maggioranza del vino non è straordinaria, ma al contrario assolutamente nella media. E la gente media quel vino nella media lo beve.

Milioni e milioni di bottiglie di quell’altro vino, quello mediocre, quello che noi critici e voi winelover disdegniamo. Evidentemente alla gente che sta nella media quel vino piace, sennò non lo berrebbero. Noi con la puzza sotto il naso, loro a stappare fiumi di vino, quel vino che tiene in piedi la viticoltura e l’economia vitivinicola. C’è qualcosa che non quadra, evidentemente. Sarà mica la solita storia delle élite che vivono in un mondo tutto loro mentre la realtà va da un’altra parte, vero?

Cito un caso solo, che però è il caso più eclatante: il Prosecco. Boia se è difficile leggere critiche positive sul Prosecco. Però se ne vendono seicento milioni di bottiglie. Davvero tutti scemi quelli che le bevono? Nossignori, non sono tutti scemi, è impossibile. Evidentemente è una questione di aspettative, e le loro aspettative sono diverse dalle nostre. Ma mica per questo peggiori. Anzi, secondo me ci si divertono anche, con quei vini lì.