Insouciance, uno dei vini che vorrei (quasi) sempre

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Un vino che ho acquistato ad una fiera di vini “naturali estremi” e che mi era molto piaciuto. Impressione confermata anche a casa. Mi sono proprio goduto questo vino, Insouciance di Le Clos des Jarresche. Potrebbe rientrare nella categoria dei vinini.

La cantina si trova nella zona del Minervois, a pochi passi da Carcassonne.

Parlando di vini naturali, ovviamente sono esclusi prodotti di sintesi sia in vigna che in cantina. Le fermentazioni sono spontanee e l’uso di solfiti è omeopatico. Il vino in questione è uno stranissimo blend di merlot per un 30% e di caladoc per il restante 70%. Vi starete chiedendo cos’è il caladoc. La domanda me la sono fatta anch’io, e ho scoperto che si tratta di un incrocio tipico del Languedoc, creato nel 1958 da Paul Truel. Nasce dall’incontro tra grenache e malbec.

Questo vino viene prodotto da una vendemmia trattata a grappoli interi, senza diraspatura. Il caladoc è coltivato a nord e apporta le note fresche all’assemblaggio. Il colore è leggero, così come il naso, fine e minerale. Profuma di ciliegie aspre, fiori e ruggine.

A costo di ripetermi, resta leggero anche alla beva, riuscendo nella difficile missione di coniugare semplicità e complessità. Ecco, questi sono i vini che vorrei (quasi) sempre. Potrei definirlo un pinot nero sudista che guarda al nord.

Coteaux de Peyriac Insouciance 2013 Le Clos des Jarres
(90/100)