Imbottigliato dalla viticoltrice, è ora di disobbedire

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Era il 1972 quando Edward Lorenz teneva una conferenza dal titolo che può sembrare bizzarro, ossia “Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?”

La riposta non la conosco né m’interessa più di tanto conoscerla, ma talvolta i piccoli gesti possono realmente modificare il corso delle cose. Per esempio, che a un certo punto una produttrice di vino decida di diventare obiettore e di disobbedire a una norma malfatta, smettendo di scrivere in etichetta la formula canonica “imbottigliato dal viticoltore” per sostituirla con “imbottigliato dalla viticoltrice”. Semplice, ma rivoluzionario. Perché le normative sull’etichettatura del vino sono rigide, e le sanzioni fioccano anche per le minime sbavature.

La normativa in questo caso è d’una inaccettabile impronta maschilista. La formula prescritta è infatti “imbottigliato dal viticoltore”. Come se solo gli uomini potessero far vino. Così, mentre scriveva coi pennarelli le etichette del suo splendido Ammàno, Marilena Barbera, vignaiola siciliana, ha buttato lì una domanda su Facebook al professor Michele Antonio Fino, che di regolamentazione vitivinicola se n’intende parecchio: “Ma se ci scrivessi imbottigliato dalla viticoltrice? Mi farebbero la multa? Sta cosa che le devo scrivere al maschile mi suona strana…”

La risposta di Fino: “Viticoltrice per me va bene. Non è nella legge ma è una disobbedienza civile necessaria”.

Ecco, sono d’accordo, è una disobbedienza civile necessaria.

Dunque, Marilena è passata all’azione. Dalla bottiglia numero 75 (ripeto, le etichette le scrive a mano, e le numera una per una) ha incominciato la sua “disobbedienza civile”, come ha scritto sul social. “Affermo il diritto alla parità di genere per le vignaiole italiane e da adesso scriverò viticoltrice, anziché viticoltore”, ha aggiunto.

Chissà che questo non sia uno di quei battiti d’ali di farfalla che possono cambiare l’esito del clima. Il clima che si respira in un mondo del vino che ancora fatica a riconoscere appieno il ruolo della donna.