Tappo a vite sui vini da invecchiare

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Il tappo a vite è per i vini da invecchiamento, altroché. Il sughero invece può continuare a esere usato per i vini più semplici, di beva immediata. Sono da sempre convinto di quel che ha scritto di recente Jane Anson, una wine writer che vive a Bordeaux, sulle pagine del South China Morning Post (Mario Plazio ne ha già riferito qualche giorno fa sempre qui). Ossia che il tappo a vite, appunto, è adattissimo ai vini da far invecchiare. Anzi, che il loro utilizzo ottimale è proprio sui vini da invecchiamento, anche se la gente là fuori è convinta che al massimo si possano adoperare sui vini di pronta beva.
La Anson lo dice chiaramente, alla luce dei risultati di un ampio tasting: “Dovremmo cambiare il nostro approccio tradizionale allo screw cap. I vini giovani, quelli che abbiamo in mente di bere in un anno a due, non dovrebbero avere problemi se sono tappati col sughero. Ma quelli che hanno la capacità di invecchiare, i vini di qualità, quelli per i quali non vogliamo trovarci contrariati nell’arco dei dieci o vent’anni, non dovrebbero cercare altro. Una dura notizia per molti produttori in giro per il mondo”.
Sono – lo ripeto – assolutamente d’accordo. Il tappo a vite mi permette di mettere da parte i vini e farli invecchiare in assoluta sicurezza e tranquillità. Il sughero lasciamolo semmai alle bottiglie di pronta beva.

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