Il silenzio è tornato. Ho lasciato la porta aperta – forse per sbaglio o forse no – e lui si è accomodato. Da tanto tempo non lo incontravo, non lo cercavo, ma lui si è ricordato di me, è venuto a trovarmi.
Quando c’è lui, al bando parole nude e girovaghe, alla ricerca di una ragione da indossare. Al bando musiche rassicuranti che cullano mente e membra.
È lui a fare compagnia. La sua presenza sa fare spazio: al respiro, all’attenzione, ai gesti quotidiani… alle lacrime.
Il silenzio, a volte, fa anche questo: lava via il superfluo e tiene l’essenziale.
eugenio
Vero. Il silenzio (anche la solitudine) possono essere amici del senso dell’esistenza.