Il bello del Franciacorta degorgiato da poco

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Difficile che un vino abbia il nome dell’enologo, a meno che ovviamente l’enologo sia anche il proprietario o il fondatore della cantina. A Villa Crespia c’è un Franciacorta che porta il nome dell’enologo, Francesco Iacono, che peraltro è anche manager delle aziende dei fratelli Muratori in giro per l’Italia, e la cantina franciacortina è una delle tenute del loro “arcipelago” vinicolo.
Il Franciacorta Francesco Iacono è una Riserva, si fa solo col pinot nero e non è dosato. In più, Iacono ha una convinzione, ossia che lo si goda al meglio seguendo la filosofia produttiva che va sotto la sigla di RD, che per i francesi significa recentement degorgé, per gl’inglesi recently degorged e per lui recentemente degorgiato. Insomma, lui la sua Riserva di Franciacorta preferisce che la si beva poco dopo la sboccatura, a prescindere dall’annata. Anzi, mica per forza le annate devono uscire in ordine cronologico.
Perché, a parer suo, la permanenza sui lieviti, sur lattes, prolunga la vita dei vini con le bolle, o anche ne rallenta o ne contiene l’evoluzione. Evoluzione che si fa invece più rapida dopo la sboccatura.
Ecco, io ho avuto la fortuna e il piacere di poter assaggiare (meglio dire bere) otto annate della Riserva di Francesco Iacono “recentemente degorgiata”. Insomma, l’ho avuta nel bicchiere a fine giugno e i vini erano stati tutti degorgiati all’inizio del mese.
Ecco com’è andata. Ma premetto che è andata molto, molto bene.
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2008 Villa Crespia
Bevuto per ultimo, ma ne parlo per primo per andare in verticale con le annate. È stato sui lieviti “solo” 84 mesi. Annata tardiva. Sa di uva, esattamente di uva. Mi piace parecchio.
(90/100)
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2007 Villa Crespia
Ha fatto 96 mesi sui lieviti. Annata regolare. Profumi delicati di lavanda e di litchie. Bell’equilibrio all’assaggio. Vene agrumate. Sale. Giovanissimo.
(87/100)
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2006 Villa Crespia
È stato 108 mesi sui lieviti. Annata siccitosa. Citrino, sottilmente (e piacevolmente) amarognolo di liquirizia salata. Ha struttura e maturità.
(87/100)
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2005 Villa Crespia
Siamo a 120 mesi sui lieviti. Annata con punte di calore e piovosità media. Ha spessore, è compatto. La componente agrumata è avvincente. Fiori. Sale. Notevolissimo.
(91/100)
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2004 Villa Crespia
Perbacco, mi tocca dire che è ancora troppo giovane, e ha fatto 132 mesi sui lieviti. Annata climaticamente regolare. Mi piace parecchio. Timo, erbe officinali. Ha finezza, pulizia.
(90/100)
Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Francesco Iacono 2002 Villa Crespia
Arriviamo a 156 mesi sui lieviti. Annata piovosa, la ricordate? Le vigne erano giovanissime, di appena tre anni. Lo trovo evoluto, e comunque un po’ fragile.
(84/100)
Bella bevuta, in generale, e bella lezione sulla tenuta e sulla personalità del pinot nero franciacortino. Poi, per me, che in genere preferisco (con le dovute eccezioni) bere le bolle vicine alla sboccatura, una conferma.

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