I vini semplici

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Quando sei stanco morto, la sera, dopo una giornata lunga e impegnativa, col corpo che chiede nuove energie e un po’ di riposo, un bicchiere di vino ha sempre un sapore particolare. Anche quando è un vino semplice, di quelli che non prendono i punteggioni dalle guide e che neppure scegli quando vai al ristorante.

Ecco, mi è piaciuto che nel suo editoriale di novembre il direttore della Revue du Vin de France, Denis Saverot, abbia parlato dei vini semplici. Ne ha scritto ricordando i chilometri percorsi, a piedi, la scorsa estate sul Cammino di Santiago. Da pellegrino, come tante altre persone che tentano la stessa impresa.

Mi è piaciuto che abbia ricordato le cene frugali, all’arrivo delle singole tappe, esausto dopo la lunga marcia, e il bicchiere di vino semplicissimo bevuto la sera, come alimento, ma anche come bene da condividere con altre persone ugualmente in viaggio, ugualmente stanche. Con amicizia.

Che sia questo, in fin dei conti, il senso vero del vino?

 


1 comment

  1. carlo sitzia

    Grazie per le parole dell’articolo in cui ci riconosciamo.

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