Ho mangiato la piadina di Oldani

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Non pensavo che esistessero anche le piadine d’autore. Eppure ne ho mangiate due di buone assai. In Romagna, ovviamente. A Riccione. Al Kalamaro Piadinaro. Mi ci sono fermato per caso, affamato, ripartendo dopo una riunione di lavoro. La prima si chiamava Pi.Cammerucci ed era chiaramente “firmata” da Vincenzo Cammerucci, mitico chef del Camì, agriturismo gourmet. Cracker di piada, ricotta Mambelli, culatello di Zibello e marmellata di cotogna. Originale e buonissima, con la marmellata che dava un apporto agrodolce capace di slanciare il sapore del culatello, e il tutto nel cracker croccantissimo. L’altra aveva per nome Pi.D’O e dal nome medesimo è facile capire che a griffarla era il celeberrimo Davide Oldani. In questo caso, piadina di grano arso, rucola, lardo D’O, fichi fioroni, caprino e aceto di lamponi. E qui era l’aceto ad esaltare gli altri ingredienti, ed era una piada che rimangerei immediatamente. Insomma – volete mettere? – ho mangiato la piadina di Oldani, altroché.
Prese così, nella sequenza Cammerucci-Oldani, sono oltretutto un’accoppiata vincente. E non particolarmente costosa: 8,50 euro cadauna.
Ovvio che di piade ce n’è poi a bizzeffe, al Kalamaro Piadinaro, dalle classiche alle più fantasiose, e perfino a quelle dolci, che però non affronterei mai, giacché per me la piada è salata e poi lì se proprio si vuol chiudere in dolcezza ci sono i gelati, buonissimi, del loro laboratorio adiacente alla piadineria.
Fanno anche un po’ di cucina. Ci sono birre e qualche vino a bicchiere.
Un bel posto. Con personale simpatico e cordiale. What else?
Kalamaro Piadinaro – viale Ceccarini, 134 – angolo viale dei Mille – Riccione (Rimini) – tel. 0541 1831860

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