Il grecomusc protagonista ad Acino Ebbro

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Alla scoperta del grecomusc. È dedicata a questo vitigno storico di Taurasi, che i contadini del posto coltivavano per farci vini destinati esclusivamente all’uso personale, la nuova puntata di Acino Ebbro, la trasmissione condotta da Marina Alaimo su Radio Siani, di cui è disponibile la registrazione in podcast sul sito dell’emttente campana.

Oggi ci sono due vitivinicoltori che hanno scelto di vinificare il grecomusc e di dargli un’identità precisa. Sono Antonella Lonardo e Raffaele Guastaferro che ad Acino Ebbro raccontano il lungo percorso di ricerca e sperimentazione intrapreso nelle loro rispettive aziende per riuscire a vinificarlo con buoni risultati.

La famiglia Lonardo, in particolare, con l’azienda Contrade di Taurasi, è stata la prima ad aver scelto di reimpiantare il grecomusc a Taurasi, recuperando le piante migliori dai tanti vignaioli che continuavano ad allevarle, sparsi sul territorio a macchia di leopardo. Un lavoro minuzioso e molto impegnativo, non sono in vigna, ma anche in vinificazione per il fatto che nessuno avesse esperienza su come lavorarlo.

Raffaele Guastaferro preserva con cura piante di aglianico che hanno più di 100 anni e che rappresentano un valore storico ed ampelografico di notevole importanze. Il suo roviello bianco (questo il nome con cui è registrato il vitigno che è conosciuto localmente come grecomusc) porta in etichetta il nome di Fulgeo e, alla prima uscita sul mercato, con appena ottocento bottiglie, promette molto bene.