Granbussia ’95 di Aldo Conterno, fantastico Barolo

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Lo stile di Aldo Conterno è da taluni criticato per la sua delicatezza, lontana da esibizionismi muscolari che non gli appartengono. Per me invece è un grande valore da difendere. Esemplare in questo senso il loro vino iconico, Granbussia, qui in una edizione con venticinque anni di carriera da difendere.

La sua finezza potrebbe essere scambiata per timidezza. Al naso le proverbiali note di rosa, che si innestano nel minerale dell’asfalto. Un vino che rinnega l’ostentazione, monacale, semplice nel suo saper rimanere essenziale. Ha una naturalità di espressione che poche volte ho percepito. Stupisce la dolcezza del tannino, parliamo pur sempre di Barolo. Qui la durezza delle sensazioni è diventata seta. Si congeda con ricordi di arancia, quasi scusandosi per il disturbo. Sono pochi i vini con questa classe ed educazione. Fantastico.

Barolo Riserva Granbussia 1995 Poderi Aldo Conterno
(98/100)