Ullallà, questa sì che è una novità (fa perfino rima). Decanter, la rivista britannica, ogni tanto pubblica un quiz on line per lasciare che i lettori testino la loro preparazione vinosa e stavolta sul sito c’è una serie di domande-risposte sul “light bodied red wine”. Sissignori, sul vino rosso di corpo leggero, sul vinino rosso come direi io. Ecco qua, non si fa più attenzione solo ai vinoni. Era ora, accidenti se era ora.
“Pinot Noir, Beaujolais, Bardolino; i rossi leggeri variano per stile e complessità e sono troppo spesso trascurati quando si cerca una bottiglia. Quanto ne sapete su questo delicato gruppo di vini rossi?” chiede Decanter. Evviva evviva.
Emma
So close – ho avuto 9/10! 😣
Mauro Marabini
Sono del parere che i vini rossi leggeri non siano dei “vinini”, tanto é vero che Decanter vi mette i Pinot neri.
Angelo Peretti
Grazie del commento. Rilegga tuttavia il mio manifesto del vinino e vedrà che i pinot neri borgognoni lo sono. Vinini, non vinelli.
giuliano
Salve Angelo,
vorrei mettere assieme almeno due dei temi trattati , vorrei insinuare che i disciplinari vanno adeguati ma sotto un controllo attento, che dire di certi bardolini che ti sembra di bere valpolicella, grazie al +10% di alre uve, rincorrono il mercato, ma non è più il vino beverino al quale siamo abituati, da tutto pasto per quel che mi riguarda.
Angelo Peretti
Ciao Giuliano.
Sono abbastansa stupito di quel che dici e ti prego di segnalarmi privatamente quali siano questi Bardolino nei quali avverti così marcatamente la presenza di uve incoerenti, in modo da darne segnalazione a chi di dovere affinché effettui i dovuti accertamenti. A me risulta che la stragrande maggioranza del Bardolino ormai sia fatta con la corvina veronese e un saldo di rondinella, mentre le uve “internazionali”, purtroppo introdotte nel 2001, sono state pressoché totalmente indirizzate alla produzione di vini igt.
Attendo tue notizie all’indirizzo email info@angeloperetti.it