Una Garganega vicentina da seguire con curiosità

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La garganega è l’uva dei vini bianchi della porzione occidentale del Veneto. Intendo Verona e un pezzetto di Vicenza. Nel Veronese trova la massima diffusione a Soave, ovviamente, ma arriva anche sul Garda, dov’è il vitigno maggiormente significativo del Custoza. Nel Vicentino è a Gambellara e sui Colli Berici.

Ora, nonostante questa sua precisissima identità territoriale e un’altrettanto spiccata capacità d’adattamento ai climi e ai territori di quel tratto di terra veneta, e dunque di star bene sui suoli vulcanici così come sul calcare o sulle variegate morene gardesane, e anzi di dar vita tavolta a degli assoluti fuoriclasse bianchisti, la garganega è ancora (troppo) poco nota, tant’è che una recente indagine di Nomisma-Wine Monitor l’ha collocata tra le varietà definite come underachiever, che potrebbero far di più.

Credo che all’origine della sottostima possa esserci anche una qualche fatica di capire le diverse anime della garganega. Anime che le pratiche di cantina possono esaltare o annichilire.

A farmi pensare a queste cose è stata una Garganega dei Colli Berici fatte con criteri talmente minimali da risultare estremi. È quella della Fattoria Le Vegre, che sta ad Arcugnano, nella provincia di Vicenza, che ha sede in un bel palazzotto padronale antico e che oltre a una manciata di ettari di vigne ha anche alcune camere per il soggiorno agrituristico.

Il vino ha colore paglia dorata. I profumi li attribuisco a quella scuola di pensiero che si richiama all’origine vulcanica dei suoli e a un certo stile macerativo e a volte anche leggermente ossidativo (attenzione, ossidativo, non ossidato). La bocca è asciutta, con la mela un po’ surmatura, a conferma di quel che dicevo della tendenza ossidativa, ma il corpo è sorretto da una bella freschezza, che allunga il sorso. Nessun cedimento alle tentazioni enologiche modaiole sauvignoneggianti che si trovano purtroppo a ogni pie’ sospinto.

Per esempio, ‘sta Garganega berica con del baccalà alla vicentina la vedrei alla grande.

Una scoperta, una realtà che potrebbe essere su una strada interessante. Non vuole stupire, e invece riesce (quasi) a stupire. Da seguire per vedere se le promesse verranno mantenute.

Colli Berici Garganega 2015 Fattoria Le Vegre
(85/100)

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