Forse che il Prosecco ha poca qualità?

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C’è una cosa che sinceramente non capisco nel grande dibattito che c’è sul Prosecco, ed è l’affermazione corrente che più che alla quantità occorra puntare alla qualità. Ecco, potrebbe sembrare qualche cosa di giusto e di sacrosanto e perfino di ovvio, ma invece a me suona quasi offensivo per i milioni di persone che oggi il Prosecco lo comprano e lo bevono, e se lo comprano e lo bevono – dico io – è perché trovano che la sua qualità sia adeguata alle loro aspettative.
Magari sbaglierò, ma io penso che non si possa vendere qualcosa come mezzo miliardo di bottiglie se quelle bottiglie non sono ritenute qualitativamente valide da chi le acquista. Dunque, per me la qualità espressa dal Prosecco è – appunto – adeguata.
E qui torna in ballo la solita domanda: che cos’è la qualità? Ecco, io credo che sia un concetto relativo, e che si debba parlare non già di qualità in senso assoluto, bensì in chiave relativa. Ritengo che l’idea di qualità passi molto attraverso il concetto di riconoscibilità. Reputo infatti che se si fanno grandi numeri, serva produrre secondo parametri di qualità “riconoscibile”.
Sbaglierò, ma penso che la gran massa dei consumatori si faccia guidare da una percezione del genere, e quando produci mezzo miliardo di bottiglie è alla gran massa che ti devi essenzialmente rivolgere.

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3 comments

  1. Nic Marsél

    “In effetti, sembra che le masse stiano sempre dalla parte del torto, e che gli individui abbiano sempre ragione. Bisogna tuttavia stare attenti a non dedurre nessuna regola di condotta da questa constatazione: certe regole non hanno bisogno di esser formulate per essere seguite.” (Boris Vian – La schiuma dei giorni)

  2. Lorenzo

    Mettere in dubbio la qualita’ del prosecco sul mercato in base ai volumi prodotti significa mettere in dubbio il sistema dei controlli chimici, micribiologici ed organolettici delle DOC (tutte, mica solo del prosecco). Come per tutti i prodotti sotto un marchio collettivo, il prosecco delle diverse cantine non e’ tutto uguale: va da buono ad accellente. Viceversa non puo’ ottenere la certificazione DOC.

  3. Diana

    Non credo che bere Prosecco Docg significhi solo bere qualità, il vino non è un prodotto alimentare indispensabile, il Prosecco non è solo la capacità dell’uomo nel trasformare un prodotto in un altro rispettando dei parametri chimici e organolettici, è la storia di un territorio che da un sapore che fa la differenza. Questo vale per tutti i prodotti della terra, se non c’è questo possiamo bere anche solo acqua “di qualità”.

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