C’è da qualche tempo chi sostiene d’aver bevuto vini che definisce #unicornwine, con il cancelletto dell’hashtag. Vini rarissimi, com’è mitologico l’unicorno, appunto. Vini unicorno.
Su Twitter è nato un gran dibattere sulle regole principali per definire un #unicorwine.
Dev’essere un vino raro – e questo l’ho già detto sopra – che non si veda troppo in giro (nelle enoteche o sul web). Oppure che si tratti di un imbottigliamento particolare o di una tiratura limitatissima (sotto il paio di migliaia di pezzi) o ancora che venga da una cantina che non c’è più. Cose del genere. Non per forza, però, un vino costosissimo.
Ecco, adesso, grosso modo, sapete cos’è un #unicornwine.
Io ne bevo, ogni tanto, di vini come questi, e la considero una grande fortuna. Dico anche che basta cercarli, con pazienza, e si trovano.
Articolo originariamente pubblicato il 29 ottobre 2013