Il falso Amarone finito al supermercato (e sequestrato)

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Lo scoop l’ha fatto il sito Vinialsupermercato.it, il primo a dare notizia del fatto che l’Auchan s’è vista costretta “al ritiro immediato di una partita di Amarone della Valpolicella”. Stando alla testimonianza del sito, infatti, un punto vendita della catena francese “esibiva interi pallet del più nobile dei vini veneti, al prezzo shock di 8,49 euro per l’annata 2008. L’etichetta incriminata è quella dell’Amarone della Valpolicella Doc Classico Argento”.
I dettagli vengono da un comunicato ufficiale del Corpo forestale dello Stato, che informa di aver “sequestrato ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella, contraffatto nella natura e nell’origine”, cittando tuttavia un punto vendita diverso rispetto a quello menzionato da Vinialsupermercato.it.
“In sostanza – si legge sul sito del Corpo forestale dello Stato – semplice vino da tavola veniva commercializzato come Amarone, confezionato con capsule prive di contrassegno ICQRF, con contrassegno Zecca dello Stato falsificato e indicazione mendace in etichetta di una ditta che ha disconosciuto il prodotto. Il prodotto era presente in diversi punti vendita del nord Italia della suddetta catena della grande distribuzione che, a seguito del provvedimento, lo sta ritirando dal commercio”.
Si apprende poi dal comunicato che “le indagini, tuttora in corso, mirano ad individuare le responsabilità all’interno di una vasta rete criminale estesa sul territorio nazionale: le attività investigative hanno infatti visto la collaborazione dei Comandi provinciali di Venezia, Padova, Brescia, Modena, Vicenza, Roma e Taranto. I reati ipotizzati sono: contraffazione di sigilli destinati a pubblica certificazione, frode in commercio, commercio di prodotti con segni mendaci aggravato dall’utilizzo di una denominazione di origine protetta”.
Alle indagini ha fattivamente collaborato Siquria, l’organo tecnico che si occupa ufficialmente della certificazione del vino Amarone della Valpolicella.
Intanto, sul sito dell’Auchan è in evidenza la nota relativa al “richiamo” del “vino doc Amarone della Valpolicella Argento Classico”, dichiarato come “prodotto contraffatto”, e definenendo come “produttore fittizio” la Vini Valli Verona srl che compare in etichetta. Sul sito della catena francese si invitano i consumatori a “riportare le bottiglie in punto vendita se in vostro possesso”.