Fads and fashions

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C’è un clima neo-illuminista che non mi va. Sento troppa gente che davanti a un bicchiere si mette a far disquisizioni tecniche, invece di goderselo così com’è. Perfino, c’è chi comincia a parlar – con competenza, talvolta, ammetto – di composti aromatici volatili, d’elementi chimici (naturali) responsabili di questo o quell’aroma, di monoterpeni o di sesquiterpeni, e, chessò, di linaiolo (che mi dicono sappia di rosa), di geraniolo (che indurrebbe memorie floreali). E poco m’interessa – a me che bevo, intendo – sapere che quell’odore ch’è tipico di certi Sauvignon può provenire dal composto 2-metossi-3-isobutil-pirazina.

Spero che anche queste perversioni farmaceutiche sian solo fads and fashions, manie e mode. E che si torni al piacere.

articolo pubblicato originariamente il 6 gennaio 2007