Eurospin, se la selezione è sua Gardini è un genio

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Lo dico senza alcuna esitazione: quella dell’Eurospin sui “vini integralmente prodotti” è una campagna commerciale geniale. Attenzione, commerciale, non già e non solo pubblicitaria. Per più ordini di motivo, che spiego qui di seguito.
Primo: ha trasformato una banalità normativa in un elemento di valore aggiunto. Per legge, “integralmente prodotto” vuol dire semplicemente che tutte le fasi produttive del vino sono realizzate in azienda, e se quest’azienda è una cantina sociale – come accade per gran parte dei vini venduti all’Eurospin – è sufficiente che le uve vengano dai vigneti dei soci, come effettivamente avviene pressoché sempre. Insomma, la normalità è stata dipinta come un pregio. Chapeau.
Secondo: nella pubblicità dell’operazione sta scritto che “Luca Gardini, il miglior sommelier del mondo 2010, ha selezionato per voi i nostri vini”, e con quel “nostri” fa intendere che l’Eurospin ha una sua particolare, esclusiva selezione di “vini integralmente prodotti”, che diventa quasi elitaria, derivando dalle competenze del “miglior sommelier del mondo”. Il che evidentemente rappresenta un elemento di affidabilità per il target di clientela dell’Eurospin.
Terzo: lo stile “amatoriale” dei video nei quali Luca Gardini illustra le caratteristiche dei vini rappresenta la modalità più moderna fra quelle che la comunicazione strategica utilizza per cercare di ridurre le distanze fra marca e cliente. Non sto scherzando, è davvero così. Le multinazionali “imbruttiscono” di proposito i video – in genere molto brevi, al massimo una quarantina di secondi – nei quali i loro top manager spiegano le filosofie sottostanti alle loro produzioni. In modo che sembrino video girati con uno smartphone, avvicinandoli alla quotidianità del consumatore. Come nei video del “miglior sommelier del mondo”, che parla come si fa con gli amici al bar e che sta in una stanza che sembra quella della trattoria del lungomare (che è poi evidentemente anche il più famigliare accesso alla ristorazione per il target dei clienti dell’Eurospin).
Quarto: se davvero Luca Gardini è l’autore della selezione dei vini utilizzati per la campagna, be’, Luca Gardini si conferma un genio dell’assaggio. Vedete, io appartengo a quella vecchia scuola del giornalismo che ritiene che di una cosa si debba scrivere dopo averla verificata. Dunque, sono andato all’Eurospin e ho comprato alcuni dei suoi “vini integralmente prodotti”, scegliendo fra quelli del mio territorio, e dunque quelli che conosco meglio e che posso meglio valutare e anche meglio eventualmente legnare. Ebbene, il salto di qualità rispetto alla situazione pre-campagna è notevolissimo. Anche in passato li avevo comprati e assaggiati, trovandoli decorosi ma nulla di più, e invece oggi il Soave “integralmente prodotto” dalla Cantina di Soave, il Bardolino “integralmente prodotto” dalla Cantina Valpolicella Negrar (che ha un centinaio di ettari nella doc del Bardolino) e il Müller Thurgau “integralmente prodotto” da La-Vis sarebbero tranquillamente in grado di prendersi le loro belle citazioni nelle guide di settore, se assaggiati alla cieca (e quindi salvi da ogni pregiudizio). Sono incredulo anch’io.
Ah, da ultimo, pregasi astenersi da esternazioni etico-snobistiche del tipo “ma non ci può essere qualità a quei prezzi”. Intanto, è una promozione. Poi, i conti si fanno con la calcolatrice. Terzo, provateli.


6 comments

  1. Dario

    Bravo

  2. Gianni

    Il vil denaro esalta le mediocrità e i critici entusiasti

  3. roberto

    posso? io i bianchi (perché i rossi li prendo nella cantina dove lavoro) li prendo tutti all’eurospin. ottimo rapporto qualità prezzo

  4. Mauro lo cicero

    Quindi facendo una semplice promozione si possono abbattere i prezzi dei vini italiani.
    Allora ben vengano queste promozioni …

  5. luciano

    IO mi chiedo:
    un produttore senza l’aiuto di eurospin può produrre un vino che venga venduto al dettaglio a 1,80 euro?
    Il costo della bottiglia, il costo della produzione dell’uva, il costo della lavorazione dell’uva, la paga agli operai, il costo dei tappi, l’etichettatura, le tasse, la vendita all’intermediario (negozio). Per guadagnarci quanto?
    Chi esalta questi vini….apra una azienda e li produca, cazzo, li faccia almeno a 5 euro se ci riesce.

  6. Angelo Peretti

    Angelo Peretti

    Se per produttore intendi una cooperativa o un grosso vinificatore rispondo che sì, oggettivamente in molte (molte) zone d’Italia può produrre vino che venga venduto al dettaglio a 1,80 euro, con un discreto margine, anche, considerati i volumi che può collocare.

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