Due giganti a Nord Est, ecco perché tutto cambia

bicchieri240

Non so quante doc saranno in grado di sopravvivere. L’ho detto e lo ripeto. Del resto, già da ora c’è una concentrazione fortissima sulle maggiori denominazioni. Le prime dieci rappresentano il 52,6% del totale, un’enormità. Già con la produzione dell’anno passato il Prosecco vale da solo il 19,3% dei vini italiani a denominazione di origine, con una produzione certificata di 2,7 milioni di ettolitri. I dati sono quelli dell’Ismea. E manca ancora nel conteggio la super doc del Pinot Grigio delle Venezie, ovviamente, perché è appena stata approvata. Ma oggi, l’igt delle Venezie, destinata a confluire nella neonata doc (e probabilmente ad ampliarsi) cuba 1,6 milioni di ettolitri. Se la doc delle Venezie fosse già attiva, insieme, Prosecco e Pinot Grigio rappresenterebbero qualcosa come il 27-28% del totale dei vini a denominazione di origine fatti in Italia. Giganti, mastodonti. Entrambi radicati nel Nord Est. Capite perché dico che è in atto una rivoluzione destinata a cambiare radicalmente le regole del gioco?