Dr. F. Weins-Prüm, nome storico della Mosella

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Fondata nel1911, la cantina Dr. F. Weins-Prüm è una delle più celebri e storiche della Mosella, con vigneti nei migliori cru, come il Graacher Himmelreich o il Wehlener Sonnenhur, entrambi con vigne di età media fra i sessanta e gli ottant’anni, così come sono ottantenni le vigne dell’Ürziger Würzgarten. Circa il settanta per cento dei vini prodotti – tutti a base riesling – è in versione con residuo zuccherino.

Ecco i vini che ho avuto la fortuna di asssaggiare.

Riesling Essence 2017
Ha 22 grammi di zucchero residuo, un vino facile, di approccio molto diretto e una buona introduzione ai Riesling della regione. (83/100)

Wehlener Sonnenhur Resling Spätlese 2010
Servito in magnum, un vino che inizia a evolvere lentamente. Un grande naso, papaya e frutto della passione, uva spina. Ancora più grande la beva, a conferma di una bottiglia che avrà vita lunghissima. (91/100)

Ürziger Würzgarden Resling Auslese 2010
Un profilo simile al precedente, con in più tante spezie. Ancora più esotico, la frutta è più matura e c’è più corpo. Ha un maggiore residuo zuccherino e questo al momento non ne favorisce l’allungo. (90/100)

Graacher Himmelreich Resling Auslese 2006 
Ancora un passo in avanti nella evoluzione. Lo avete capito, il Riesling da queste parti necessita di pazienza per svelare il suo vero potenziale. Spezie, zafferano su tutte, arancio seccato, cenni di botrite. Più secco e verticale, la dolcezza riemerge sono in finale. Lunghissimo. (92/100)

Wehlener Sonnenhur Resling Auslese 2006
Una progressione eccellente che conduce a questo liquido complesso ed esotico, ananas, pera matura, la mineralità finalmente si fa sentire. Più denso e concentrato, ha un finale speziato. Magnifico. (94/100)

Wehlener Sonnenhur Resling Auslese 2003
È più caldo ed arriva a proporre note al limite dell’ossidativo accanto ai tradizionali idrocarburi. Alla fine si beve piacevolmente, pur essendo più corto e facile dei precedenti. Gli manca il tocco di genio. (89/100)

Graacher Himmelreich Resling Auslese 1998
Meno esuberante e più composto, sa farsi però piacere per il carattere sornione. Le spezie vanno dalla curcuma allo zafferano, la frutta resta in filigrana. Finale raffinato, uno dei più lunghi. (94/100)